Confezionamento in busta per liquidi: 4 motivi per passare dall’imballaggio rigido a quello flessibile.

  1. Il confezionamento flessibile massimizza spazio prezioso, occupando il 40% in meno rispetto alle lattine in metallo

Che siate un produttore alimentare o un operatore foodservice, non avete uno spazio infinito da dedicare ai materiali o alle apparecchiature di imballaggio. Un modo semplice per massimizzare lo spazio a vostra disposizione è l’uso di imballaggi in busta per prodotti alimentari liquidi come salse, condimento, zuppe o perfino carne macinata. Il confezionamento flessibile occupa il 40% di spazio in meno rispetto alle lattine in metallo, il che aiuta a massimizzare lo spazio in magazzino e nel retro del locale. Questo implica una gestione facilitata dell’inventario in modo che produttori alimentari e ristoranti possono avere più prodotti a portata di mano.

L’imballaggio in busta non si limita a massimizzare il vostro spazio, ma anche la quantità di prodotto nella confezione. Il confezionamento flessibile richiede meno materiale, cosa che comporta un rapporto prodotto/confezione significativamente maggiore rispetto alle controparti rigide. Meno spazio vuoto e meno materiale aiutano a ridurre i costi e ad aumentare la sostenibilità.

 

  1. Il confezionamento flessibile riduce i costi rendendo più del 20% di prodotto rispetto ai contenitori rigidi

I produttori alimentari e i ristoranti possono ridurre il costo totale delle operazioni passando dal formato rigido a quello flessibile. Sapete che il confezionamento flessibile occupa il 40% in meno di spazio rispetto alle lattine in metallo, ma ciò non significa semplicemente più inventario. Poiché occupa meno spazio nelle spedizioni e pesa dieci volte meno delle tradizionali lattine, sia i produttori che i ristoratori possono trarre vantaggio dai notevoli risparmi sui costi. Investendo in questo formato, i produttori alimentari supportano le esigenze di efficienza di processo dei propri clienti e massimizzano il ROI.

Che si tratti di una lattina di salsa di pomodoro o un barattolo di guacamole, i dipendenti dei ristoranti passano del tempo a raschiare l’interno del contenitore facendo attenzione a non gettare prodotto prezioso. L’imballaggio in busta flessibile, invece, ha una struttura che consente fino al 20% in più di rendimento del prodotto. La tecnologia innovativa, come le buste per porzioni CRYOVAC® FlexPrep, offre fino al 98% di rendimento del prodotto in condimenti, salse e guarnizioni. Meno prodotto gettato significa meno denaro sprecato.

 

  1. Il confezionamento flessibile aumenta la sicurezza

In un ristorante, la sicurezza dei dipendenti è sempre in primo piano. Mentre l’estrazione del prodotto da 10 lattine potrebbe essere un rischio per la sicurezza dei dipendenti del ristorante a causa dei bordi taglienti della lattina e del coperchio, il confezionamento flessibile è un’opzione molto più sicura. I dipendenti di solito usano apriscatole, coltelli e forbici per aprire contenitori rigidi e raschiano il prodotto rimanente dal fondo della lattina, barattolo o fusto, il che crea confusione in cucina e una situazione inutilmente pericolosa. Il confezionamento flessibile è un’opzione molto più sicura, specialmente se dotato di linguette per apertura facilitata.

La necessità di utensili non influisce però solo sulla sicurezza dei dipendenti. L’uso di forbici e coltelli per i contenitori rigidi presenta anche un rischio di contaminazione incrociata. Le soluzioni di confezionamento flessibile, invece, mantengono il cibo al sicuro riducendo la contaminazione incrociata e aumentando la durata di conservazione.

 

  1. Il confezionamento flessibile è più sostenibile

Pensate a ciò che avete già letto in questo articolo. Quasi tutto ciò che è stato detto qui aiuta a migliorare il vostro profilo di sostenibilità: rendimento migliorato, maggiore sicurezza alimentare e risparmio di spazio. Ognuno di questi vantaggi svolge un vero e proprio ruolo nelle prassi di sostenibilità.

Il confezionamento flessibile consuma il 75% in meno di energia e produce 1/10 della quantità di emissioni di CO2 rispetto alle lattine in metallo. Inoltre, un rapporto prodotto/confezione più elevato significa che il confezionamento flessibile utilizza meno acqua ed energia sia per la produzione che per il trasporto, il che implica meno materiali in discarica.

Dallo spazio massimizzato alla sostenibilità migliorata, i motivi per passare dai contenitori rigidi al confezionamento flessibile sono infiniti. Siete convinti ora?

Fonte: Sealed Air