Confezionamento ortofrutta

I prodotti ortofrutticoli hanno assunto una grande importanza nella dieta dei consumatori. I ritmi sempre più frenetici e la crescita della grande distribuzione hanno fatto aumentare la richiesta di ortaggi e frutta confezionati. Ma anche perchè molto salutari per l’organismo a patto che siano conservati in maniera adeguata per mantenere inalterata la propria freschezza. Per questo motivo è fondamentale utilizzare degli strumenti professionali per il confezionamento delle verdure, in modo da proteggere al meglio tutte le loro preziose proprietà.

 

La commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli freschi è disciplinata dal Reg. UE 1169/2011 e da normative specifiche di settore. Per quanto riguarda il confezionamento ortofrutta, bisogna rispettare queste regole principali:

  • Le confezioni devono essere realizzate con materiali specifici, non tossici e compatibili con i prodotti con le quali vengono a contatto;
  • La macchina deve possedere tecnologie di confezionamento adeguate ai trattamenti ai quali vengono sottoposti (es. sterilizzazione o pastorizzazione);
  • Il packaging deve impedire l’ingresso di gas e odori o il deterioramento del contenuto;
  • La costruzione della macchina deve avvenire in ottemperanza alle normative CE e all’utilizzo in ambienti alimentari.

 

Ma quali confezionatrici sono in grado di garantire al meglio freschezza, integrità e conservazione per periodi di tempo prolungati?

Per quanto riguarda il confezionamento delle verdure, i due migliori metodi di conservazione sono sicuramente il termoretraibile e il sottovuoto.

 

Il termoretraibile si caratterizza principalmente per estetica praticità:

  • Il cambio formato è immediato;
  • si possono confezionare ortaggi sfusi, singoli o multipli come ad esempio porri due a due, o carciofi singoli;
  • si possono confezionare cassette anche di discrete dimensioni;
  • ci sono varie versioni di macchine, per tutte le tasche e per tutti i volumi di produzione, dalla piccola azienda agricola fino all’azienda strutturata e altamente produttiva.

 

Il suo funzionamento è molto semplice:

  • Prima di tutto, il prodotto viene imballato in un’apposita pellicola;
  • Successivamente viene esposto ad una fonte di calore che porterà la pellicola a restringersi, fino ad aderire perfettamente al prodotto stesso;
  • Il risultato sarà una confezione sicura ed esteticamente piacevole, per questo motivo si tende a scegliere questa metodologia soprattutto nei supermercati, in cui la verdura viene posizionata su vassoi o vaschette in appositi espositori.

Il termoretraibile, infine, protegge la verdura da agenti esterni di grosse dimensioni, ma non la sigilla ermeticamente, per questo è comunque consigliato consumare la verdura in periodi di tempo non troppo lunghi.

 

Se il confezionamento termoretraibile viene utilizzato soprattutto nei supermercati, le confezionatrici sottovuoto sono senza dubbio le preferite dai ristoranti.

I modelli da banco e carrellate sono le più utilizzate in questo settore e rappresentano una soluzione vincente per il confezionamento delle verdure anche per periodi di tempo prolungati.

Infatti, il confezionamento sottovuoto ha la funzione principale di conservare gli alimenti che, grazie al grado di “vuoto” che queste macchine riescono a creare eliminando tutta l’aria presente attorno al prodotto, la conservazione risulta ottimale in quanto viene eliminata qualsiasi traccia di contaminazione, allungando così la vita dell’alimento.

Inoltre, con una confezionatrice per il sottovuoto è possibile ridurre l’ingombro di ogni alimento o preparazione, facilitando lo stoccaggio in cucina, in frigorifero, in cella o nel magazzino.