Le confezionatrici sono macchinari industriali sviluppati negli ultimi anni soprattutto nel settore del confezionamento degli alimenti. Grazie alla diffusione della grande distribuzione è cresciuta l’esigenza di proteggere gli alimenti e aumentare la loro durata intesa come periodo di conservazione (shelf life), contrastando per quanto possibile modifiche chimiche, microbiologiche, fisiche, strutturali e sensoriali in ogni caso inevitabili nel tempo, in accordo alla Prima Legge di Parisi della Degradazione Alimentare.
Nell’ambito della Scienza dell’alimentazione, la Prima Legge di Parisi della Degradazione Alimentare (in inglese: Parisi’s First Law of Food Degradation), inizialmente citata come “Principio della degradazione alimentare”, stabilisce e avverte che non esistono alimenti che potrebbero rimanere invariati nel tempo; le loro caratteristiche chimiche, fisiche, microbiologiche e strutturali sono sempre soggette a modifiche, senza eccezioni e irreversibilmente. Pertanto, ogni alimento subisce un’alterazione.
In altri termini, tutti i prodotti alimentari sono inevitabilmente soggetti nel tempo ad una continua e inarrestabile trasformazione delle loro caratteristiche chimiche, fisiche, microbiologiche e strutturali.
La durabilità associata all’alimento, di per sé definita, può pure essere soggetta a riduzione in seguito a operazioni processuali come il taglio e similari, in accordo alla Seconda Legge di Parisi della Degradazione Alimentare. Questa situazione obbliga il tecnologo alimentare a usare altre tecniche di lavorazione e conservazione onde estendere il più possibile la durabilità dell’alimento.
Tipologie:
Termosaldatrici
Le termosaldatrici sono macchine confezionatrici per saldare film in bobina (polipropilene, poliestere, o altri film plastici) su vaschette in plastica preformate; la possibilità di fare il vuoto all’interno del contenitore e di immettere gas inerti (atmosfera protettiva) fa si che siano le macchine confezionatrici più usate nel confezionamento alimentare.
Termoformatrici
Le termoformatrici sono confezionatrici che, partendo da due bobine di film prima formano la vaschetta poi, dopo il riempimento la termosaldano. Le termoformatrici danno la possibilità di immettere atmosfera modificata nella confezione. Sono macchinari adatti alle medie-grandi produzioni perché abbattono i costi per la parte inferiore della confezione (vaschetta).
Blister
I blister sono macchine confezionatrici per saldare valve in materiale plastico su cartoncino accoppiato.
Confezionatrici termoretraibili
Le confezionatrici termoretraibili sono macchine confezionatrici che, adoperando dei materiali idonei, retraggono con il calore.
Esistono diverse classi principali di confezionatrici, le cui differenze principali sono il tipo e lo spessore dei materiali utilizzati:
- Fardellatrici: utilizzate normalmente per film in polietilene, ad esempio per film termoretraibili da applicare su confezioni di bottiglie di acqua. La confezione così ottenuta si chiama “fardello” e si presenta con due lati aperti, in modo da facilitare la presa della confezione; al fardello possono inoltre essere applicate maniglie adesive, incollate in automatico all’uscita dalla confezionatrice.
- Confezionatrici termoretraibili a campana: utilizzate normalmente per film in PVC e polipropilene.
- Confezionatrici termoretraibili a tunnel.
Flowpack
La confezione in flowpack è una tipologia di confezioni per prodotti alimentari. Si intende un tipo di imballo in materiale plastico confezionato con l’ausilio di una macchina confezionatrice in orizzontale.
Oltre alle confezionatrici flowpack orizzontali, molto utilizzate nel settore dolciario e dei prodotti da forno, esistono macchine flowpack a flusso verticale adatte al confezionamento di polveri (farina, zucchero, cemento…), materiali granulari (pasta, riso, verdure surgelate, pellet combustibili, terriccio…) e liquidi (un caso particolare è rappresentato dalle confezioni tipo “brick” per latte e succhi di frutta).
La pellicola, comunemente detta “film”, viene disposta in modo tale da circondare il prodotto; un saldatore continuo posto sul lato inferiore salda le due estremità longitudinali del foglio, e due teste (o una doppia testa saldante) saldano testa e coda del prodotto. Contestualmente o successivamente alla saldatura avviene il taglio e la divisione dei singoli incarti.
Esempi di confezione in flowpack sono le confezioni frequentemente trovate nelle brioches, nei panini confezionati singolarmente e nelle barrette di cioccolata.
L’incarto flowpack e la relativa macchina confezionatrice sono anche detti, rispettivamente, flow-wrap e flow-wrapper.
Fonte: Wikipedia