Con la legge di bilancio 2021, con circa 24 miliardi di euro agganciati al Recovery plan approvata in Senato lo scorso 30 dicembre 2020, si ha una rimodulazione degli incentivi industria 4.0 ed il rafforzamento dei crediti d’imposta a favore delle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato italiano.
L’obiettivo del Piano Transizione 4.0, è favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, rilanciando il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza legata al COVID-19.
Il Piano Transizione 4.0, sostituisce il precedente Impresa 4.0 e le misure previste fino all’anno scorso, tra cui l’iperammortamento e superammortamento.
I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni.
È confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi, entro giugno 2023).
Per spese inferiori a 2,5 milioni di Euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022;
Per spese superiori a 2,5 milioni di Euro e fino a 10 mln: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022;
Per spese superiori a 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.